1. La precisione fornita dai dati satellitari è ancora modesta; si ricavano 2 o 3 zone per ogni ettaro con diverso vigore vegetativo. Con la precision farming di GIOTTO droni contro si hanno anche più di 1000 zone per ettaro; il limite è dato dalla capacità del display e dalla concimatrice di caricare i dati e non dalla precisione delle mappe che è di circa 6×6 cm.
  2. Va inoltre considerato che il metodo GiottoDroni si basa su un esclusivo indice di vigore vegetativo che, a nostro avviso, è l’unico che può garantire la migliora risposta. Quindi qual è indice di vigore si usa per le mappe del satellite? I dati disponibili sui vari siti, quelli che si ottengono senza le elaborazioni e i relativi costi,  presentano normalmente dati di biomassa in % ma ciò non descrive come sarà la produzione; il dato di biomassa su una coltura ancora in via di sviluppo non è significativo per la concimazione. Sempre con i limiti di precisione più sopra elencati si potrebbe ottenere un indice vigore simile ma i costi sarebbero superiori a quelli del drone per cui abbiamo ottimizzato il processo.
  3. Una delle cose importanti per il successo della concimazione di precisione del riso è data dal momento in cui si effettua il volo. Il drone vola esattamento nel momento corretto e, a differenza del satellite, fornisce i dati anche in caso di copertura nuvolosa.
  4. Parte integrante del nostro metodo è la fornitura delle mappe di prescrizione adatte allo spandiconcime e al display del trattore in uso; il satellite non fornisce quesi dati.